Domenica 25 e lunedì 26 novembre 2018 i genitori hanno scelto i propri rappresentanti nei Consigli di Istituto delle scuole dei figli, e a Pavona è andato a votare circa un genitore su cinque.
Eppure il Consiglio di Istituto è l’organo collegiale che gestisce la scuola, che rende possibile la collaborazione tra insegnanti e genitori. Infatti elabora e adotta gli indirizzi generali del “Piano dell’offerta formativa”. Delibera il programma annuale, il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell’istituto. Esprime un parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'istituto, e dovrebbe meritare l’attenzione di tutti i genitori, che sono “naturalmente” i primi educatori dei figli, ne indirizzano fin dall’infanzia i comportamenti affettivi, relazionali e cognitivi; e hanno il diritto\dovere di provvedere al percorso di istruzione.
Il coinvolgimento della famiglia è visto ormai come fattore importante, se non indispensabile, per migliorare i livelli di formazione dei giovani, tuttavia la partecipazione dei genitori a scuola pone non pochi interrogativi. Recentemente l’azione non coordinata di alcuni, anche qualora fosse stata mossa da buone intenzioni, ha danneggiato la scuola e quindi i ragazzi. Ricordiamo l’impossibilità di partecipare alla recita natalizia lo scorso anno o una recente telefonata ad una nota radio locale per denunciare presunti comportamenti errati da parte di un’insegnante, salvo poi rimangiarsi tutto e chiedere scusa. Ci chiediamo se tali comportamenti non contribuiscano anche ad allontanare la maggioranza dei genitori, che però non deve indietreggiare nella difesa dell’istituzione scolastica.
Il Consiglio di Istituto dovrà impegnarsi a contrastare e prevenire fenomeni di devianza, di illegalità, di prevaricazione, di bullismo attraverso l’amicizia, la tolleranza, la cittadinanza responsabile, il rispetto delle regole. Dovrà sostenere gli alunni diversamente abili, con difficoltà nell’apprendimento (DSA) e con bisogni educativi speciali (BES) e quanti hanno difficoltà di tipo socio-culturale. Dovrebbe promuovere un’educazione interculturale che faciliti l’integrazione con persone straniere, trasformare le differenze in occasioni di crescita e facilitare percorsi verso l’autonomia dei ragazzi, in ogni ambito, inclusa la mobilità. Proporre progetti, anche in collaborazione con associazioni del territorio.
Le mamme e i papà dei ragazzi che frequentano la scuola Gramsci di Pavona, dall’asilo alle medie, hanno scelto 8 rappresentanti, su 19 componenti del Consiglio che sarà in carica per i prossimi tre anni, auguriamo a tutti buon lavoro e in particolare alla nuova Presidentessa Elisabetta Ornelli!