La situazione di via Trento è diventata insostenibile, i bambini non possono uscire di casa a piedi a causa dell’assenza di un marciapiede, del parcheggio selvaggio e della velocità delle macchine. Anche gli adulti devono fare attenzione a non essere investiti e alle buche, che diventano una vera e propria barriera architettonica per le persone a mobilità ridotta. Immaginiamo cosa significhi per un ragazzino di 12 anni essere recluso, poter uscire solo se accompagnato, magari in macchina.
Carreggiata inferiore ai 7 m
Via Trento in alcuni tratti è più stretta del minimo previsto dai regolamenti attuativi del Codice della Strada* per le strade a doppio senso e con una macchina parcheggiata diventa praticamente una strada ad una corsia. Sono state raccolte 204 firme tra i residenti a supporto del senso unico tra via Manzoni e via del Mare, in modo da garantire sia il parcheggio che il transito pedonale. Il problema di tale proposta secondo alcuni sarebbe il passaggio dell’autobus che la domenica porta la squadra dell’Albalonga in trasferta, ma secondo noi è facilmente risolvibile con una deroga, per consentirgli di percorrere la strada in entrambi i sensi di marcia. Sarebbe sufficiente un cosiddetto “moviere”, cioè una persona autorizzata a bloccare temporaneamente le auto per poter effettuare la manovra.
Tra i firmatari della petizione per la messa in sicurezza di via Trento ci sono anche genitori di ragazzi che giocano a calcio, che magari potrebbero mandare i propri figli da soli ad allenarsi, ma non lo fanno perché “la strada è troppo brutta”.
Uno degli incendenti che capitano su via Trento
Se non si consente ai cittadini di muoversi a piedi si incoraggia l’uso della macchina, che non produce solo traffico e inquinamento, ma favorisce anche la spesa lontano da Pavona. Infatti è dimostrato che dove la gente si sposta a piedi spende di più localmente, una volta in macchina diventa prioritaria una destinazione con un parcheggio comodo e non la distanza. Le scelte di viabilità delle amministrazioni hanno quindi un impatto anche sull’economia del nostro paesino, condannandolo ad essere sempre più un quartiere dormitorio.
via Trento dopo la pioggia
Purtroppo nonostante il divieto di sosta e il limite a 30 km/h vigenti, moltissimi automobilisti oggi non li rispettano e servono pertanto dei dissuasori fissi per garantire la sicurezza di tutti, perché poi di fronte ad una disgrazia non basta dire mi dispiace. Per questo abbiamo chiesto degli attraversamenti pedonali rialzati e un percorso protetto da cavallotti.
I sensi unici a Pavona sono la soluzione adottata nel 90% delle strade e non si capiscono le resistenze per via Trento (qui trovate la mappa della nuova viabilità proposta). Sono trascorsi quasi due anni dalla prima segnalazione, dopo la quale sono state raccolte decine di firme, organizzato un forum sulla mobilità sostenibile, tre incontri pubblici con i sindaci di Albano e Castel Gandolfo, due sopralluoghi da parte dei tecnici e nulla è cambiato, ma i residenti non mollano e chiedono aiuto a tutti i pavonensi, iniziando dalla condivisione di questo articolo.
Un paese che non difende i propri figli e la loro libertà di uscire di casa quale futuro può avere?
* L'art. 140 del regolamento di esecuzione del c.d.s., la larghezza delle corsie, deve essere scelta tra i moduli 2,75 m - 3 m - 3,25 m -3,5 m - 3,75 m (a seconda che la corsia sia percorsa dal trasporto pubblico o dal traffico pesante). Inoltre, il decreto ministeriale 5 novembre 2001, concernente "Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade" prevede:
- Una larghezza minima della corsia di marcia di mt 3,50
- Una larghezza del marciapiede non inferiore a mt. 1,50